Riuscirà iPad a dettare i nuovi standard?

Pochi istanti dopo la presentazione ufficiale di ieri del tablet di Apple iPad, ho riportato la notizia scrivendo: “…un nuovo oggetto che probabilmente detterà gli standards per i prossimi anni”.
Il Wall Street Journal ha riportato a proposito della presentazione: “Last time there was this much excitement about a tablet, it had some commandments written on it” (L’ultima volta che c’è stato questo entusiasmo per una tavoletta, aveva alcuni comandamenti scritti su di essa).


Io ho seguito la presentazione attraverso il Web con lo schermo da 27″ dell’iMac avendo aperte tre finestre del browser, così ho avuto la possibilità di avere più canali da seguire per non perdere nessun dettaglio. Subito mi sono detto: bello niente da dire, anche se… i vari rumors che si sono succeduti negli ultimi tempi ne avevano preannunciato alcuni dettagli (ma si sa, i rumors sono rumors e la realtà è ben diversa); ma non è solo bello è anche rivoluzionario, anche se… lettori di libri o riviste in formato elettronico già ce ne sono sul mercato (come il Kindle di Amazon o l’ebook-reader di Sony); anche rivoluzionario dicevo, anche se… caspita come è “lievitato” il mio iPhone: sembra lo stesso oggetto più grande ed ingombrante.
Dunque rivoluzionario… ma il Sistema Operativo e le funzionalità sembrano proprio quelle dell’iPhone, non quelle di un personal computer con Mac OS.
Allora fino a che punto sarà rivoluzionario e potrà dettare gli standards per i prossimi anni?
La notte porta consiglio ed oggi vorrei fare alcune riflessioni su questa mia frase.

Tornando un po’ indietro negli anni, mi ricordo quando dai personal computers di Apple sono scomparsi i lettori di floppy disk: il mondo di computers legati al sistema operativo Windows si basava ancora su quegli oggetti ma dall’altra parte del mercato… sono stati tolti, cancellati.
Che rivouzione!
Beh, a ben giudicare Apple aveva ragione, ormai i cari floppy da 1,4 MB erano diventati come le calzine di quando noi eravamo neonati: belle da vedere ma inutili per noi adulti. I dati da archiviare stavano diventando sempre di più. Ma se questa non è stata proprio una rivoluzione mondiale ma forse un anticipare la tecnologia, tornando verso i nostri giorni mi soffermo nell’ottobre del 2001 quando Apple presenta l’iPod.
Che rivoluzione!
Dopo le cassette ed i vari lettori Sony Walkman, ecco una rivoluzione ed anche una “miniaturizzazione”: tanta tanta musica da salvare nell’hard disk da 5GB racchiuso in pochi centimetri cubici di plastica e alluminio. Chi avrebbe detto che la nostra discografia sarebbe scomparsa dalla libreria? Dopo che gli LP, belli da vedere ma fragili ed ingombranti, hanno lasciato il posto ai CD, adesso anche lo spazio che cercavamo per archiviare i CD non serve più grazie al fatto che i CD li acquistiamo attraverso iTunes. Ecco, questa è stata una vera rivoluzione, far scomparire dalla libreria i nostri CD per far spazio … al caricatore dell’iPod, ai suoi cavi di connessione, ai suoi accessori. Tutta la musica direttamente dentro l’iPod, che ormai ha segnato uno standard nel campo musicale.
Che rivoluzione!
Ma continuo ad avere al mio fianco la fotografia del nuovo iPad ed il mio iPhone reale e penso: ma la rivoluzione..?

Durante la presentazione di ieri Steve Jobs (fondatore della Apple) ed i suoi collaboratori hanno ridefinito lo spazio tra l’iPhone e i vari MacBook (o in generale i personal computers) creando una “finestra” per collocare l’iPad: un “personal device” di 680 grammi e 1,34 centimetri di spessore con uno schermo da 9,7 pollici ospitato in un “contenitore” di 24,28 per 18,97 centimetri.
Ecco, un personal device, ecco cosa è esattamente.
Che rivoluzione!
Ma allora il mio piccolo iPhone perderà la qualifica di personal device o personal assistant e sarà solo un telefono? Per fortuna che almeno i miei personal computers continueranno ad essere sempre personal computers.

Che rivoluzione…… ma un attimo: mentre sto scrivendo (sempre usando il mio iMac da 27 pollici con una tastiera fisica in alluminio e plastica) i miei occhi vedono anche il mio MacBook Air. No, non mi ero dimenticato di lui, anzi è per me un gradino oltre il personal computer, è quasi un personal computer-device-assistant!

Mi sto perdendo…

Apple ha collocato l’iPhone come l’unione tra due oggetti che segnano il passo con i tempi: un lettore di musica ed un telefono portatile. Poi l’ha arricchito con funzioni meravigliose, come la connessione Wi-Fi, la macchina fotografica, ha fatto in modo che si possa personalizzare per le proprie esigenze con migliaia di programmi.
Adesso pone l’iPad come l’unione tra l’iPhone ed i MacBook: uno schermo abbastanza grande per leggere decentemente, una tastiera touch che non necessita dita da bambino per essere usata, una batteria che può durare anche 10 ore di uso intensivo (stando alle specifiche dichiarate), un hard disk (o meglio un flash drive) da 64 GB -abbastanza capiente oggi come oggi, la possibilità di usare le applicazioni per iPhone.
Ma si, è proprio il mio iPhone che è diventato “adulto”! E’ cresciuto e diventato più maturo, ma allora…… iPhone, iPad, MacBook Air. C’è qualche cosa di troppo… mi sto ancora perdendo…
Guardo il mio caro MacBook Air, un personal computer di 1360 grammi e 1,94 centimetri di spessore con uno schermo da 13,3 pollici ospitato in un “contenitore” di 32,5 per 22,7 centimetri. Forse inizio a capire… e sto capendo che non lo “tradirò” per l’iPad, mi da ancora tanto tanto di più di quello che potrebbe darmi l’iPad stesso. Continuo a capire sempre più… e vedo il progresso nel peso dell’iPad, nelle sue dimensioni, nelle sue specifiche, nella sua semplicità, ma un personal computer come il MacBook Air oggi può essere ancora molto molto più versatile di un iPad.

Ma allora che rivoluzione è? Devo correggere il contenuto dell’articolo di ieri? Dov’è la rivoluzione dell’iPad?
Un momento… poco fa ho scritto, per cui ho pensato, “lettori di libri o riviste in formato elettronico già ce ne sono sul mercato“, si ma anche dopo l’avento dell’iPod altri lettori di musica in formato digitale sono comparsi sul mercato eppure l’iPod ha dettato lo standard mondiale. I vari lettori di libri in formato elettronico oggi sul mercato sono arrivati da qualche tempo ma ancora non hanno avuto la forza dirompente per imporsi a livello mondiale, vuoi per i vari formati di file usati e quindi una mancanza reale di standard e vuoi anche per i costi elevati sia dei lettori stessi che dei libri. Vuoi vedere che l’iPad può…
Durante la presentazione di ieri è stato anche presentato iBookstore che si affiancherà ad iTunes store: un portale dove poter trovare libri e riviste in varie lingue, dove poter sfogliare gli indici dei volumi prima di acquistarli, dove poterli acquistare e scaricarli come si fa attraverso iTunes per i CD.

Ma allora… ho capito, ecco la rivoluzione: l’iPad diventerà il nostro contenitore di libri digitali come l’iPod è diventato il nostro contenitore di musica digitale! Adesso ho capito tutto.
Che rivoluzione!
Le nostre librerie non saranno più colme di libri, gli alberi del nostro pianeta saranno un po’ più preservati; ci sarà meno inquinamento, meno carta e meno inchiostro consumato.
Che rivoluzione!
Uno, dieci, cento libri in questi 680 grammi sempre al proprio fianco.
Ma……
La bellezza di vedere gli scaffali pieni e colorati di libri… la bellezza di sfogliare un libro nuovo… la bellezza di sentire il profumo dell’inchiostro nelle pagine appena stampate… la perderemo e non la ritroveremo più, così come abbiamo perso il gusto di ascoltare la musica guardando ed ammirando le copertine degli LP che il più delle volte erano anch’esse delle opere d’arte; così come abbiamo perso l’uso della cara agenda cartacea per far posto ad iCal che ci segue nell’iPhone, nell’iPad, nel MacBook (Air o non Air); così come abbiamo perso l’uso del telefono che telefonava e basta per far posto ad un oggetto che fa tante tante cose, e che ora ha un “cugino” maggiore: l’iPad.

Finalmente ho capito!
Ho capito che ieri Apple ha segnato un’altra data nella rivoluzione della vita che stiamo vivendo, ha presentato “un nuovo oggetto che probabilmente, anzi sicuramente, detterà gli standards per i prossimi anni“.

Che rivoluzione!

Testo Copyright © Luca Cattaneo, foto Copyright © Apple.

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